Nella psiche di una donna dimorano molte dee. Archetipi universali, frammenti di un femminile sacro che in origine era riconosciuto nella sua unità e integrità, e che nel tempo è stato frammentato in rappresentazioni più comprensibili e controllabili. Ma la molteplicità è soprattutto la cifra del nostro essere in continua trasformazione, aperte all’esplorazione di sé.
Il mito può costituire un eccezionale strumento di riflessione sulle nostre dinamiche psicologiche e comportamentali. Siamo influenzate da forze potenti e invisibili, che agiscono su fronti opposti: emergono dall’interno, ma irrompono anche dall’esterno, in quanto indotte dai ruoli e dai modelli culturali a cui la società ci impone di conformarci. Archetipi e stereotipi dialogano incessantemente in noi, in modo spesso conflittuale e contraddittorio.
Persefone, Artemide, Era, Demetra, Atena, Afrodite, Estia, Ecate. Le dee greche possedevano caratteristiche molto umane, che favoriscono il processo di riconoscimento e identificazione. Ci propongono modelli che possono risultare dominanti nelle scelte personali e lavorative o nella gestione delle emozioni e delle relazioni; spesso le caratteristiche di ogni dea si avvicendano in noi nelle diverse età della vita, risultando ora prevalenti ora recessive, imponendosi talvolta con urgenza o rimanendo latenti, dando luogo a una danza corale che segna i passaggi della nostra evoluzione personale.
Abbiamo ideato questo percorso per invitare le dee a prenderci per mano e accompagnarci nella nostra personale dimensione mitica, nel cuore più autentico della nostra femminilità. Per prendere coscienza delle dinamiche generate dal nostro vissuto, conoscere e onorare ogni presenza divina che ci visita e accettare con riconoscenza i doni che essa depone sull’altare della nostra unicità.